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da pesca

La mucha da pesca è uno dei giochi più antichi e ricorrenti nella storia dei giocattoli, ancora comunemente apprezzato soprattutto fra i più piccini. Si tratta di un’attrezzatura costituita da un filo in fibra sintetica, solitamente in nylon, unito all'estremità inferiore da un’esca artificiale, che può variare a seconda delle preferenze. Il filo è una linea resistente generalmente dotata di alcuni pesi, o di un galleggiante, utili a controllare la profondità della pesca, oltre che a mantenere le esche in movimento.

Molto comunemente i bambini usano delle sfere decorative in vetro, legate all’estremità inferiore del filo, che centellinano giochi di luce sott'acqua all’attenzione di pesciolini spesso attratti da essi, impigliandosi nella mucha. Molto spesso al primo impigliamento di un pesce, i bambini si sentono come dei veri pescatori, e riescono a provare entusiasmo ed eccitazione per la propria conquista.

In passato la mucha era fabbricata con materie prime più naturali, quali il canapone, uno stelo ricavato dalle fibre del fusto del canapa, resistentissime ai frequenti utilizzi. Con l'avanzare della tecnologia tessile il canapone è stato sostituito con materiali sintetici più resistenti ed elastici. Il nylon è il materiale più utilizzato, per via della sua resistenza e del peso contenuto.

Inoltre le esche artificiali sono state sempre più perfezionate, con l'uso di colori e forme sempre più realistiche, talvolta anche tridimensionali, che molto spesso riescono ad imitare persino alcune specie di animali acquatici.

La mucha è un gioco che può essere utilizzato in diverse occasioni, come ad esempio durante una gita in riva al mare, oppure in zone lacustri come laghi o stagni, o anche semplicemente nella vasca da bagno. Il divertimento è assicurato!

Il gioco può essere eseguito da una sola persona, ma è ancora più entusiasmante se eseguito a più persone, nella più classica delle competizioni chi prende più pesci.

Una delle esperienze più interessanti in cui abbia mai provato la mucha da pesca è stata durante una mattinata di primavera al fiume Ticino. A farla da padrone era una fresca brezza, che accompagnava il suono del fiume e il canto degli uccelli.

Ho preparato la mucha mettendo sull'amo una piccola esca, e successivamente ho lanciato nella parte più profonda del fiume. Poco dopo ho sentito un leggero strattone, e subito dopo una piccola carpa si è impigliata nella mucha.

Mentre la tiravo su dall'acqua, l'emozione era incontenibile, e ancora adesso ricordo perfettamente quel senso di stupore ed eccitazione che ho provato nell'istante. Poi la carpa è tornata in acqua, per andare a vivere la sua avventura, mentre io mi ripromettevo di provare presto nuovamente quella sensazione.